Intervento a Casteldilama

Obiettivo Generale
Predisporre un luogo (in via LUNGOCHIENTI nel territorio del Comune di sant’Elpidio a Mare presso la Comunità LA SPERANZA, tra il Centro Commerciale CITYPER e l’Abbazia Imperiale Santa Croce al Chienti) dove sia possibile ripristinare una fattoria con animali da cortile e altri esemplari particolarmente attraenti e dove installare:
bambinopoli
percorsi paesaggistici
percorsi faunistici ( sullo stile del bird-watching)     
paddock per ONOTERAPIA
     
Obiettivi specifici
Formare una Equipe multidisciplinare (Psicologi, Educatori, Operatori) di Operatori terapeutici in ONOTERAPIA per realizzare attività con bambini e persone in difficoltà.
Realizzare appuntamenti informativi per divulgare la pratica dell’ONOTERAPIA (A.A.A.)
Realizzare una rete nazionale network per la valorizzazione e riscoperta dell’asino

Fonte: Ministero per la salute. (1° parte)
La 'Pet Therapy' nasce nel 1953 in America, ad opera dello psichiatra Boris Levinson. Mentre lavorava con un bambino autistico, si rese conto che il suo cane gli offriva la possibilità di proiettare le proprie sensazioni interiori, costituiva un'occasione di scambio affettivo, di gioco e rendeva più piacevole le sedute. Nel 1961 coniò il termine 'Pet Therapy', oggi sostituito in italiano, più propriamente, da Terapie Assistite dall'Animale (TAA).

In genere l'espressione Pet Therapy viene utilizzata per indicare i programmi di addestramento del comportamento animale. La Terapia Assistita dall'Animale (TAA) è "un intervento che ha obiettivi specifici predefiniti, in cui un animale, che risponde a determinati requisiti, è parte integrante del trattamento.

La TAA è diretta da un professionista con esperienza specifica nel campo, nell'ambito dell'esercizio della propria professione. Ad essa si affiancano le Attività Assistite dall'Animale (AAA), "interventi di tipo educativo, ricreativo e/o terapeutico, che hanno l'obiettivo di migliorare la qualità della vita.

Gli interventi possono essere attuati in ambienti di vario tipo, da professionisti opportunamente formati, para-professionisti e/o volontari, con animali che rispondono a determinati requisiti.
Oggi si sta rivalutando il ruolo degli animali familiari nella cura e nella prevenzione delle malattie umane, con interventi dolci e che si basano soprattutto sull'affetto, sul rapporto interpersonale uomo-animale soprattutto a livello emozionale. Al nuovo approccio del rapporto uomo-animale familiare, oggetto di numerose ricerche scientifiche, è stato dato il nome di Pet-Therapy, vale a dire "l'uso terapeutico degli animali da compagnia" o "terapia aiutata con gli animali".

Il concetto chiave infatti risiede nell'uso appropriato di animali domestici e selvatici (più frequentemente cani, gatti, cavalli e delfini) per mezzo della loro presenza e della loro capacità di comunicare al fine di mitigare ed alleviare condizioni di malessere e disagio.

Di recente si è inoltre vista la possibilità di utilizzare anche animali non familiari, tuttavia questi rimangono i più importanti e soprattutto a portata di mano di tutti.

Così la "pet therapy" viene utilizzata in diversi ambiti: per finalità mediche, convalescenze, ipertensione arteriosa, recupero cardiopatici, malattie croniche soprattutto di tipo neuro-muscolare, finalità motorie-riabilitative ed infine trattamento e riabilitazione per deficit motori di diverso, ad esempio anche attività di tipo sportivo.



Il Progetto inizia ufficialmente LUNEDI’ 15 novembre 2004  attraverso:
- Avvio della progettazione minuta in seguito all’approvazione del Progetto;
- Ricognizione degli spazi dove installare i servizi necessari al Progetto.

Abbiamo realizzato:

- allestimento di un area attrezzata e di un percorso lungo il fiume Chienti e che toccherà aree di importanza storica come l’Abbazia di Santa Croce al Chienti;

- realizzazione di un corso di formazione (con formatori di rilevanza nazionale e che hanno già avviato iniziative simili) per i volontari e gli operatori delle tre associazioni e di chi (genitori, altri cittadini) ha potuto prendere parte all’iniziativa; contiamo di effettuare delle giornate tematiche di approfondimento

- impianto di un servizio di onoterapia per ragazzi con problemi di handicap (fisico e psichico) e comportamentale (drop out, devianti, con comportamento antisociale e a forte rischi di emarginazione e/o di politossicodipendenze).


- Oltre 100 ore di formazione con appuntamenti mensili di approfondimento e “rete”

- Quasi 10 tecnici professionisti esterni coinvolti in maniera volontaria (dall’architetto allo psichiatra….)

- Più di 30 volontari totali orbitanti attorno all’iniziativa

- 14 “volontari” diplomati dal Ministero del Welfare

- Definizione di procedure operative

- Individuazione del target (3 patologie prevalenti: autismo, disturbo dell’attenzione, ritardo evolutivo by UMEE)

I principi generali: imparare dall’asino!
1. Calma e prudenza
2. La relazione: sto con te
3. La frugalità , la familiarità, l’essenzialità
…e adesso?
- Curare le reti
- Favorire la formazione continua
- SPERIMENTARE e VALIDARE le procedure
- Diffondere il modello operativo risultato valido e riproponibile anche in altri contesti